Nome di battaglia "Mago".
Iscritto al Partito Socialista Italiano.
Nel dicembre 1930, durante una perquisizione domiciliare, gli venne sequestrato un ritratto di Giacomo Matteotti.
Fu diffidato.
Il 23.10.1942 nella sua pratica venne annotato: «non ha dato finoggi prove concrete e sicure di ravvedimento. Viene vigilato».
Durante la lotta di liberazione militò nella 62.a brigata Camicie rosse Garibaldi e operò su Monte Adone.
Riconosciuto partigiano dal 2.2.1944 alla Liberazione.